Programma elettorale per il CNSU

1.1 ASSISTENZA SANITARIA PER STUDENTI FUORISEDE
Oggi uno studente fuorisede, se si ammala, non ha la libertà di curarsi.
Proponiamo l’istituzione per legge di sportelli sanitari universitari permanenti, con medico di medicina generale, all’interno o in convenzione con le università pubbliche italiane attraverso poliambulatori o guardie mediche gratuite dove gli studenti fuori sede possano accedere a servizi medici di base (visite, prescrizioni, certificazioni)
Azione Universitaria vuole, inoltre, l’adozione di una “Carta dei Diritti Sanitari dello Studente Fuori Sede” a livello nazionale, da proporre come documento ufficiale del CNSU.
La salute è un diritto non una scelta condizionata dalla burocrazia.
La nostra proposta è un atto di giustizia generazionale.
1.2 SALUTE MENTALE STUDENTESCA: DA EMERGENZA INVISIBILE A DIRITTO STRUTTURALE
La salute psicologica degli studenti universitari deve essere un tema centrale. È una crisi silenziosa che colpisce una generazione sotto pressione: performance accademica, incertezza lavorativa, isolamento sociale e costi sempre più alti.
Gli ultimi dati (ANSAnet, 2023) mostrano che: oltre 1 studente su 5 presenta sintomi clinici di ansia o depressione; il 67% riporta livelli rilevanti di stress sociale; solo una minoranza assoluta accede a servizi di supporto psicologico nei campus.
Azione Universitaria vuole trasformare il supporto psicologico da privilegio occasionale a diritto universale.
Chiediamo l’istituzionalizzazione per legge di uno Sportello Psicologico Permanente in ogni ateneo pubblico. Al contempo è necessario un finanziamento strutturale del servizio tramite un Fondo Nazionale per il Benessere Universitario, da integrare con: risorse MIUR e Ministero della Salute, co-finanziamento dalle Regioni con delega alla sanità e quota PNRR – Missione 6 (Salute).
L’aumento dei sintomi clinici da ansia non deve essere più considerato un fenomeno da “curare”, quanto un campanello d’allarme che attenziona delle cause che vanno prevenute.
Vogliamo prevenire lo stato di ansia degli studenti mettendo a loro disposizione maggiori strumenti utili ad evitare questa condizione. Su tutti:
- potenziamento delle borse di tutorato per gli studenti in difficoltà in alcune materie utili ad evitare che lo studente resti indietro nel proprio percorso di studi;
- Piano di reclutamento straordinario per il Personale Tecnico Amministrativo: gli Atenei lamentano la scarsa disponibilità di personale dovuta a parametri eccessivamente stringenti per le assunzioni. Questo si ripercuote sistematicamente sugli studenti con una scarsa disponibilità di personale nelle segreterie, l’introduzione per evitare sovraccarico negli uffici di tempistiche dilatate e sbarramenti per gli adempimenti burocratici (devi verbalizzare i tirocini mesi prima per consentire di espletare le pratiche, devi pianificare le sessioni di laurea mesi e mesi prima, non possono essere calendarizzate più di un tot di sessioni d’esame perché non c’è personale per gestire il tutto). Chiediamo un piano straordinario che consenta agli Atenei di poter reclutare le figure utili a snellire gli adempimenti burocratici riducendo finalmente i tempi, le ansie da scadenze e tempistiche non rispettate;
- Piano Nazionale di revisione dei calendari didattici che aumenti le sessioni d’esame utili per il conseguimento dei CFU nel corso di un anno accademico e renda più flessibili le tempistiche per l’accesso a riduzioni, esoneri, borse di studio.
1.3 PROGETTO “MANGIA SANO, STUDIA MEGLIO”
Protocollo MIUR – Ministero della Salute per migliorare la qualità nutrizionale delle mense universitarie. Chiediamo la realizzazione del progetto “Mangia Sano, studia meglio” con la definizione di standard nutrizionali minimi nazionali per le mense universitarie pubbliche, la previsione di una “certificazione mensa qualità studente” su base nazionale ed introduzione di programmi e campagne di sensibilizzazione sui disturbi alimentari.
1.4 ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI PER STUDENTI CON PATOLOGIE CRONICHE O “INVISIBILI
Molti studenti universitari convivono con patologie croniche non visibili, queste inevitabilmente incidono sulla normale conduzione della vita accademica, Azione Universitaria chiede il riconoscimento della “condizione sanitaria universitaria complessa” (CSUC) a cui autorizzare l’accesso a piani didattici personalizzati.
Ecco alcune patologie ad oggi non riconosciute:
- Lupus
- Sclerosi multipla
- Fibromialgia
- Endometriosi
Queste condizioni causano stanchezza, dolore, difficoltà cognitive, assenze episodiche, ma spesso non producono un certificato valido per accedere alle dovute agevolazioni per un ambiente attrezzato con i giusti adattamenti o supporti.

2.1 ORIENTAMENTO CONSAPEVOLE E SELEZIONI TRASPARENTI
Nel nostro Paese sempre più ragazzi dell’ultimo anno di istruzione superiore e neo diplomati si approcciano in maniera poco consapevole alla scelta del proprio percorso universitario. La conseguenza di tutto questo è l’alto tasso di abbandono dopo il primo anno (7,3%, mai così tanti casi di abbandono in Italia (https://www.ilsole24ore.com/art/mai-cosi-tanti-abbandoni-all-universita-73percento-lascia-AEy54iWD?refresh_ce=1). I giovani italiani sono spesso inconsapevoli di quanto sia importante la scelta che stanno prendendo iscrivendosi ad un corso di laurea. Inoltre il nostro sistema normativo presenta ancora numerose lacune nell’assorbire gli studenti con carriere pregresse (in alcune regioni agli studenti che abbandonano viene tolto il diritto di far richiesta di borsa di studio).
Per far fronte a tutto questo proponiamo un importante revisione dei programmi di orientamento alla formazione universitaria. I programmi non possono più essere gestiti esclusivamente dagli istituti universitari che concorrono tra loro per accaparrare iscritti, ne tantomeno erogati esclusivamente mediante gli open day ed i “Saloni dello Studente”.
Proponiamo dei percorsi pomeridiani di orientamento negli istituti superiori, supervisionati dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Università, da erogarsi con il coinvolgimento degli ordini di categoria. Lo studente deve conoscere pregi e difetti della futura professione e del percorso di studi verso il quale si sta orientando.
Proponiamo inoltre la somministrazione, agli studenti delle scuole superiori, di questionari di autovalutazione prima durante e dopo il percorso di orientamento, utili a render loro maggiormente consapevoli delle proprie predisposizioni individuali.
Proponiamo infine di introdurre, per i Corsi di Studio che prevedono modalità di selezione per l’accesso, la possibilità di espletare le prove di selezione nel corso della formazione superiore, al fine di contrastare il ritardo nel conseguimento del titolo dei nostri laureati rispetto ai pari età del resto d’Europa (Fonte: AlmaLaurea 2023: https://www.almalaurea.it/news/eta-media-laurea) .

3.1 IMPLEMENTAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO PER GLI SPECIALIZZANDI NON OSPEDALIERI
Nel panorama dell’istruzione universitaria italiana permane una rilevante disparità tra gli specializzandi ospedalieri e i non ospedalieri, in particolare sotto il profilo del sostegno economico e del riconoscimento istituzionale.
Questa asimmetria genera una condizione di squilibrio che rischia di compromettere non solo la qualità del percorso formativo, ma anche l’accessibilità alla specializzazione per molti studenti capaci e meritevoli ma privi di risorse adeguate. È evidente la necessità di un intervento a livello normativo e amministrativo volto all’implementazione strutturale di borse di studio specificamente dedicate a questi percorsi.
Azione Universitaria propone di colmare questo vuoto attraverso l’introduzione di misure che supportino lo studente anche nella fase post-lauream prevedendo l’istituzione di borse di studio nazionali per gli specializzandi non ospedalieri, con criteri di assegnazione basati sul merito e sul reddito.
3.2 ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO PER LE PROFESSIONI SANITARIE
Nel 2016 il Decreto Interministeriale n.152 ha fortemente compresso l’autonomia degli Atenei rispetto all’organizzazione interna delle sessioni di laurea per i corsi di studio delle Professioni Sanitarie. Il Decreto, efficace ancora oggi, limita infatti il numero di sessioni di laurea stabilendole in sole 2 l’anno. Questa previsione determina una significativa disparità di trattamento rispetto ad altri corsi di laurea, oltre a impattare inevitabilmente sull’ingresso nel mondo del lavoro per i nostri studenti.
Come Azione Universitaria chiediamo la modifica del D. I. 152 del 2016 prevedendo il raddoppio delle sessioni di laurea attualmente consentite e la specifica istituzione di una sessione di laurea nel periodo estivo “giugno-luglio”.

Per le elezioni Europee del 2024 AZIONE UNIVERSITARIA ha realizzato un passo importante: il riconoscimento del diritto di voto agli studenti fuorisede. Una conquista storica che ha permesso, per la prima volta, agli studenti domiciliati lontano dalla propria residenza di esprimere il proprio voto senza dover affrontare costi e disagi per tornare a casa.
Quest’anno abbiamo riconfermato le nostre promesse con l’estensione del voto ai fuorisede anche per il referendum di giugno!
AZIONE UNIVERSITARIA propone misure concrete e realizzabili per assicurare a tutti gli studenti universitari il pieno esercizio del diritto di voto:
- Introduzione del voto per corrispondenza interno: Estendere il modello già adottato per gli italiani temporaneamente all’estero, permettendo agli studenti fuorisede di ricevere e inviare le schede elettorali per posta, votando dal proprio domicilio universitario;
- Attivazione di seggi elettorali dedicati nelle città universitarie: chiediamo l’istituzione di seggi speciali nelle città sedi di università, in modo da facilitare il voto degli studenti fuorisede. Questo modello è stato già positivamente sperimentato in occasione delle elezioni europee del 2024;
- Semplificazione della registrazione per il voto fuorisede: Vogliamo introdurre una procedura digitale semplice e veloce per permettere agli studenti di registrarsi come elettori fuorisede. Gli studenti potranno utilizzare la propria identità digitale (SPID), evitando burocrazia inutile e documenti cartacei.

Gli studenti devono fronteggiare diverse spese, tra cui quella riferita ai trasporti.
Secondo Federconsumatori[1], nelle settimane tra Natale e Capodanno 2024, i costi per le tratte considerate nell’indagine hanno subito un aumento medio del +133% (per i viaggi in bus), del +78% (per l’aereo) e del +30% (per il trasporto in treno). Così, il costo di un viaggio in autobus da Roma a Reggio Calabria, nelle ultime festività, ha raggiunto picchi del +235% rispetto a periodi ordinari, mentre il record del rincaro dei voli aerei, per la stessa tratta, è del +163%. La tratta ferroviaria con gli aumenti maggiori è, invece, quella Roma-Pescara, che registra +114% per l’andata e +115% per il ritorno. Un salasso a cui ogni studente fuorisede è tristemente abituato, ma che non è più accettabile.
Azione Universitaria propone di introdurre in maniera strutturale all’interno dei servizi previsti dal dlgs 68/2012 che disciplina i servizi erogati per garantire il diritto allo studio, delle agevolazioni per lo spostamento degli studenti fuori sede, sul modello di quello realizzato dalla Regione Sicilia (e prorogato per l’intero 2025) che prevede sussidi erogati tramite bando per gli studenti residenti che viaggiano da/per la Regione.
([1] Per consultare i costi delle date in dettaglio: https://www.federconsumatori.it/viaggi-di-natale-prezzi-piu-che-raddoppiati-per-chi-sceglie-di-viaggiare-a-natale-o-capodanno-aumenti-inaccettabili-che-penalizzano-specialmente-chi-torna-a-casa-per-trascorrere-le-festivita-in-fam/)

6.1 NUOVA CENTRALITÀ DELLO SPORT
Vogliamo sviluppare un nuovo paradigma di sport durante la vita universitaria. Perché la pratica sportiva è lo strumento più efficace di contrasto delle malattie cardio vascolari, muscolari e articolari; inoltre, aiuta a prevenire l’insorgenza di stress e ansia, perché insegna a gestire il tempo e la giusta correlazione tra sacrificio e successo.
Ogni Ateneo italiano deve adottare il programma “dual career”, a favore dei propri studenti atleti professionisti, riconoscendo loro anche il beneficio di fruire gratuitamente degli impianti del CUS e di una borsa di studio per merito sportivo. Anche agli studenti atleti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa dovranno essere garantite una modulazione più flessibile delle sessioni e delle lezioni e l’assistenza di un tutor.
Azione Universitaria chiede di concentrare più fondi ai Centri Universitari Sportivi (CUS) per consentire loro di ammodernare impianti e strutture sportive, ridurre ulteriormente i costi per la fruizione degli stessi e organizzare attività sportive per un maggior coinvolgimento della comunità studentesca.

7.1 ALLOGGI UNIVERSITARI: LA LIBERTÀ DI ESSERE FUORISEDE
Il Diritto allo Studio Universitario (DSU) passa dalle Residenze Universitarie, gestite dalle Aziende Regionali: in Italia si contano attualmente circa 48.000 posti letto, riservati agli studenti (italiani e stranieri) meritevoli e meno abbienti. Sono una preziosa risorsa per le famiglie che, pur con difficoltà economiche, investono sull’istruzione terziaria dei propri figli.
Il PNRR prevede la realizzazione di altri 52.000 posti letto in più entro la metà del 2026, di cui già (circa) 23.000 sono stati realizzati. Dato che molti saranno edificati dalle grandi società italiane di student housing, proporremo ancora (e con maggior forza) che costruiscano a partire dagli immobili statali inutilizzati e da quelli confiscati alle mafie.
Vogliamo che il MUR pubblichi periodicamente dei report sullo stato di avanzamento dei lavori, per una maggiore trasparenza e con l’intento di intervenire laddove ci siano dei rallentamenti.
La maggior parte degli studenti fuori sede, però, cerca un alloggio nel libero mercato, scontrandosi con una realtà multiforme e variegata (a seconda della zona d’Italia). Non si può non constatare la mannaia del caro affitti, che rende sempre più difficile per le famiglie sostenere i propri figli all’Università. In questo campo si DEVE intervenire: chiameremo in causa la politica sia locale che nazionale. Sul primo fronte, proponiamo al MUR di incrementare il Fondo per il contributo alloggio, aumentare la detrazione fiscale per le famiglie degli studenti che pagano l’affitto e ridurre le imposte a carico dei locatori. Sul secondo fronte, esortando gli Enti locali (Comuni, Province e Città Metropolitane) a investire più risorse per la stipula, con le Associazioni di locatori, di convenzioni per i canoni calmierati. È importante notare che buona parte del PIL delle nostre città universitarie arriva dalle nostre tasche.
7.2 IMPLEMENTAZIONE FIS ED ELIMINAZIONE DELLA FIGURA DELL’IDONEO NON BENEFICIARIO
Il Fondo Integrativo Statale (FIS) rappresenta una risorsa fondamentale per il sostentamento e il buon funzionamento dell’Università. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un finanziamento record in cui il Fondo è stato implementato del 93% rispetto al 2023. Come Azione Universitaria chiediamo ulteriori finanziamenti a sostegno del FIS che consentano in maniera strutturale di eliminare la figura dello studente idoneo alla borsa di studio non beneficiario. Siamo convinti che l’implementazione del FIS e l’eliminazione della figura dello studente idoneo non beneficiario rappresentino un passaggio imprescindibile per garantire pari opportunità di accesso all’istruzione universitaria e per sostenere gli studenti nel loro percorso di formazione
7.3 IL NOSTRO FUTURO PASSA DALL’FFO
Il Fondo di Finanziamento Ordinario rappresenta la fonte principale di sostentamento per tutte le Università Italiane. I fondi assegnati a ciascuna università sono destinati alla copertura delle spese istituzionali quali costi di gestione e di funzionamento. Senza un adeguato finanziamento da parte del Ministero, gli Atenei sono destinati al collasso e la nostra formazione accademica ne risulterebbe altamente compromessa. Il nostro futuro, insomma, passa dall’FFO. Per questo motivo noi di Azione Universitaria riteniamo indispensabile una presa di posizione netta da parte del Ministero, una direzione chiara di sostegno e valorizzazione della formazione Accademica Italiana. Chiediamo a gran voce maggiori Fondi da destinare alle Università per salvaguardare la qualità della nostra formazione e la qualità del nostro futuro.
7.4 TASSE: UN NUOVO MODELLO DI ISEE
Ad oggi il meccanismo di contribuzione studentesca si basa sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). L’Isee però non fotografa la situazione economica attuale e molto spesso gli studenti sono costretti a pagare tasse universitarie sulla base di una ricchezza presunta che in realtà non possiedono. Per garantire a pieno il diritto allo studio chiediamo che la determinazione delle tasse universitarie avvenga solo sulla base della quota economica dell’ISEE eliminando la quota patrimoniale che molto spesso è responsabile solo di una ricchezza “fittizia”. Vogliamo un sistema contributivo attento alle esigenze di tutti noi studenti e in linea con necessità familiari.

8.1 LIBERTÀ DI STUDIARE: LIBERTÀ DI COSTRUIRE IL PROPRIO FUTURO
L’attuale sistema dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia è organizzato in modo tale da prediligere attività di didattica frontale a scapito di tirocini e attività laboratoriali pratiche. È arrivato il momento di cambiare direzione e rendere questi percorsi in linea con gli standard Europei.
Per questo proponiamo una riforma chiara e concreta:
- Consolidamento dell’obbligo di frequenza per attività pratiche, laboratori e tirocini: la qualità e la serietà della formazione sono la nostra priorità. Le competenze professionali, soprattutto nei corsi sanitari, si costruiscono sul campo e vanno garantite in presenza, dove la pratica è insostituibile.
- Sostegno concreto agli studenti lavoratori: vogliamo percorsi di studio personalizzabili, con la possibilità di pianificare in modo flessibile tirocini, sessioni di laboratorio e appelli d’esame, per non dover mai scegliere tra lavoro e studio.
8.2 GIURISPRUDENZA: LAVORI IN CORSO
Destano preoccupazione gli ultimi dati relativi al numero di iscritti al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, infatti, negli ultimi 10 anni Giurisprudenza ha perso il 32% degli iscritti, mentre i laureati sono diminuiti del 4,5%. Ciò deriva da un percorso di studi eccessivamente improntato all’acquisizione di competenze teoriche e la quasi totale assenza di attività pratiche e sul campo. Nello specifico, le criticità dell’attuale sistema riguardano: l’eccessiva lunghezza del percorso, l’assenza di tirocini formativi obbligatori (e curriculari) e la ridondanza di alcuni esami.
Azione Universitaria propone:
- un percorso di laurea calibrato su 4 anni di corso più 1: i primi quattro dedicati prevalentemente alla formazione teorica dello studente, l’ultimo dedicato ad esperienze di tirocinio e alla stesura del lavoro di tesi;
- l’introduzione nel percorso di laurea di Tirocini Formativi Obbligatori afferenti alle principali aree d’interesse per i futuri giuristi;
- ripensamento delle Attività formative indispensabili.

9.1 UNIVERSITÀ GREEN
Una delle sfide della nostra generazione riguarda il surriscaldamento globale: una corsa contro il tempo per salvare la nostra terra e permettere a chi verrà dopo di noi di costruirsi un futuro sostenibile e armonioso.
La maggior parte delle infrastrutture dei nostri Atenei sono un vero disastro sotto il profilo dell’efficienza termica ed energetica. Per questo come Azione Universitaria vogliamo chiedere al MUR importanti investimenti per implementare la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): comunità composte da utenti che producono, gestiscono e consumano energia rinnovabile prodotta da uno o più impianti locali. Il nostro obiettivo è rendere gli Atenei centri di produzione di energia rinnovabile cosicché possano autosostenersi.
Introduzione di figure all’interno dell’organigramma di Ateneo (es. Manager efficientamento energetico) che abbiano il compito di migliorare l’impatto ambientale delle politiche di Ateneo, prevedendo tra i propri compiti quello di ristrutturare i locali delle università per renderli più efficienti dal punto di vista energetico diminuendo dispersioni di calore e spreco di risorse.

10.1 ESTENSIONE ALLA LIBERTÀ PARTECIPATIVA
Oggi, i regolamenti elettorali degli atenei e degli organi di rappresentanza nazionale impongono limiti di eleggibilità agli studenti oltre il primo anno fuori corso.
Questa restrizione esclude automaticamente una parte significativa della comunità studentesca: studenti lavoratori, genitori, chi affronta malattie, difficoltà economiche o semplicemente chi, per motivi personali, si trova a proseguire il proprio percorso universitario oltre i tempi “ordinari”.
Ma la rappresentanza studentesca deve essere, prima di tutto, inclusiva e rappresentativa della reale composizione della comunità universitaria.
Noi di AZIONE UNIVERSITARIA riteniamo giusto che ogni studente, a prescindere dalla sua carriera accademica, possa avere voce e valore, e che l’impegno e la volontà di contribuire siano ciò che conta davvero.
Per questo proponiamo di:
- Rivedere il limite del primo anno fuori corso per l’eleggibilità degli studenti negli organi di rappresentanza universitaria per ampliare la platea di studenti che godono di elettorato passivo.
- Garantire la piena inclusività democratica, per un sistema di rappresentanza che rifletta la reale varietà dei percorsi di studio e delle esperienze di vita degli studenti.
10.2 TUTELA DEGLI SPAZI UNIVERSITARI: STOP A OCCUPAZIONI ABUSIVE E DETURPAZIONE DEGLI SPAZI COMUNI
Tutti gli studenti devono essere liberi di frequentare l’università come spazio di aggregazione e confronto culturale. Siamo stanchi di chi vandalizza gli spazi universitari ed aggredisce studenti in ragione di una propria distorta visione della democrazia. Qualsiasi episodio di violenza è da considerarsi come una forma di ostruzionismo al diritto di frequentare l’università intesa come luogo di crescita culturale e sociale.
Come Azione Universitaria chiediamo che il Ministero dell’Università e della Ricerca vigili in modo attento sull’effettiva applicazione del Codice Etico di cui ciascuna Università è dotata, allontanando dalle aree universitarie chiunque si faccia protagonista di episodi di violenza.
10.3 MATERNITÀ E UNIVERSITÀ: UNA CONVIVENZA POSSIBILE
Azione Universitaria è al fianco delle studentesse madri che si trovano nella condizione di dover scegliere tra il proprio percorso accademico e la cura dei propri figli.
Chiediamo al Ministero dell’Università e della Ricerca l’adozione di linee-guida nazionali rivolte a tutte le università rispettose delle istanze delle giovani madri.
Per realizzare a pieno una sinergia tra le diverse esigenze proponiamo, tra l’altro, l‘istituzione in ogni università della Stanza Rosa, un luogo confortevole e riservato in cui non solo le madri, ma anche i neopapà possano accudire i figli, farli svagare e riposarsi senza per questo doversi allontanare dagli spazi di studio.