La storia di
Azione Universitaria

Una Storia che parte da lontano

Affonda le radici in un passato antico e attraversa interi decenni di storia d’Italia, intreccia autentiche battaglie generazionali ad esempi ed esperienze di militanti coraggiosi. Tappe che scandiscono il tempo. E riempiono lo spazio di flussi di passione e inguaribile idealismo giovanile.

La prima esperienza è targata FUAN, il Fronte Universitario d’Azione Nazionale. Struttura che nasce a Roma nel 1950, confluenza di diversi circoli universitari e gruppi di ateneo formatisi nel secondo dopoguerra. Orbita nella galassia del Movimento Sociale Italiano nella condivisione di una comune idea di società, ma è dotata di piena e manifesta autonomia. Pensiero e azione, cultura e piazza, anticonformismo e sberleffo.
Rappresenta sin da subito un mondo audace, irrequieto e stimolante; struttura di contestazione verso il sistema di vertice degli allora organismi rappresentativi nazionali, incapace di rappresentare le reali esigenze della gioventù universitaria dell’epoca. Egemone in molti atenei, soprattutto nel centro-sud Italia, sa elaborare progetti alternativi al decadimento dell’università italiana. Ed è fucina e palestra per giornalisti, professionisti, ministri, magistrati, artisti. 

Contribuisce in modo significativo alla formazione di una classe dirigente affermata non solo in politica, ma in ogni ambito della società civile della nostra Nazione. Tanto da veder militare tra le proprie fila, oltre ad affermati esponenti delle istituzioni, diversi personaggi del nostro presente. Come Pier Francesco Pingitore, padre della satira italiana, l’archistar Massimiliano Fuskas, il fondatore e direttore dell’agenzia Adnkronos Giuseppe Marra. Fra tutti spicca la figura del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nella strage di Via d’Amelio: membro e del FUAN “Fanalino” di Palermo, dirigente dell’’esecutivo provinciale, rappresentante degli studenti, è stato e continua ad essere faro del nostro attivismo; riferimento costante per intere generazioni di militanti che continuano, ancora oggi, a tenere alta la sua luminosa bandiera.

Nasce Azione Universitaria

Il FUAN era stata l’unica organizzazione universitaria a rimanere in piedi dopo il ‘68, nel lungo peregrinare fino al Congresso di Fiuggi.
Ed è a Fiuggi che si consuma la svolta. Nel 1996 le organizzazioni universitarie del FUAN e di Fare Fronte, che negli anni ‘80 aveva trasportato la sua esperienza anche nelle università, di pari passo con lo scioglimento del MSI e la nascita di Alleanza Nazionale, fondano Azione Universitaria.

AU, dunque, raccoglie il testimone, è continuità storica e valoriale, è prosecuzione di un percorso che non si arresta: si adatta, piuttosto, alle esigenze e alle sfide del proprio tempo, impugnando moderne battaglie generazionali. Azione Universitaria si dà base, forma e struttura, che è ormai autonoma ed emancipata. Si radica, da Nord a Sud, negli atenei italiani e partecipa alle varie tornate elettorali. Il primo presidente è Giampiero Cannella.

Nel 2005 il primo congresso nazionale, che elegge presidente Giovanni Donzelli. Impegno, mobilitazioni e radicamento proseguono. Fino 2009, anno in cui sorge il PdL e tramonta Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di AN: si aprirà per AU una conseguente fase di transizione, con percorsi autonomi nei singoli atenei.

Dopo il 2010

Dal 2010 Azione Universitaria continua le proprie attività all’interno degli Atenei mantenendo la propria autonomia rispetto ai vari partiti di centrodestra.
Tra i punti salienti: le battaglie in CNSU per aumentare la presenza dei rappresentanti degli studenti all’interno degli Organi di Ateneo. La proposta è stata inserita anche all’interno della Legge Gelmini, per la certificazione delle ore lavorative per i professori universitari, norma voluta per contrastare l’assenteismo a lezione e quella per il limite di mandato dei Rettori e Direttori di Dipartimento. Tra gli obiettivi della proposta quello di bloccare il fenomeno dei “Rettori e Presidi a vita”.

Azione Universitaria si è caratterizzata negli anni per le battaglie:

  • a difesa della qualità della didattica

  • per la programmazione degli ingressi nei corsi a numero programmato nazionale

  • per la tutela del diritto allo studio

  • per l’eliminazione delle barriere burocratiche che impedivano l’accesso per vizi nei bandi agli studenti universitari.

Saliente la battaglia del 2019 per richiedere il finanziamento delle borse di specializzazione di area sanitaria non medica e quella per l’estensione del diritto di voto ai referendum ed alle elezioni politiche ed europee, interventi divenuti poi oggetto dell’agenda di Governo negli anni successivi.

Azione Universitaria Oggi

Nel 2021 si è tenuto il II Congresso Nazionale di Azione Universitaria, celebratosi il 2-3 luglio a Bologna, che ha visto l’elezione di Nicola D’Ambrosio quale nuovo Presidente Nazionale, coadiuvato da Dalila Ansalone e Francesco Armone nei ruoli di Vice Presidenti.

La nuova fase congressuale restituisce fermento al movimento da Nord a Sud, aumentano i circoli di Azione Universitaria attivi in tutta Italia, che oggi superano le 40 realtà attive.

Azione Universitaria, oltre una crescita del numero di circoli presenti in tutta Italia, ottiene nuovi eletti al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, che alle elezioni del 2022 salgono a 4, per poi raddoppiare i consensi e aumentare ulteriormente le percentuali raggiunte alle elezioni del 2025.

In questi anni molte delle battaglie portate avanti da Azione Universitaria entrano nell’agenda del Governo Meloni. Azione Universitaria ottiene risultati storici a beneficio degli studenti come la piena copertura delle borse di studio per tutti gli studenti idonei non beneficiari, che introduce dal 2024 il diritto per gli studenti fuori sede di votare nella regione in cui studiano, o il riconoscimento, a partire dal 2025, di una remunerazione anche agli specializzandi di area sanitaria non medica.

I nostri valori

Azione Universitaria abbraccia e custodisce l’idea di un’università giusta, meritocratica e di qualità.
Azione Universitaria chiede all’università di andare oltre le logiche di semplice trasmissione delle nozioni. La missione è quella di creare un’università in cui lo studente ritrovi la sua centralità all’interno della vita accademica e nei propri processi decisionali.

Oltre gli stendardi agitati dal qualunquismo e dalla mediocrità c’è un territorio di conoscenza che può essere raggiunto con impegno e meritocrazia. La formazione, lo studio e la comprensione delle dinamiche accademiche devono essere restituite allo studente come elementi sacri da custodire e difendere. Gli spazi di rappresentanza devono essere gestiti dalla competenza e dalla responsabilità, con un tono di legalità e consapevolezza, affinché la voce degli studenti possa trasformarsi in una trascrizione concreta di libertà, competenza e autonomia.

Crediamo nel valore della comunità come momento aggregativo e scambio responsabile di idee per crescere insieme. Crediamo nell’azione sacra (dal latino: sacrificium) di chi ogni giorno dedica le proprie energie per superare gli ostacoli posti da una politica obsoleta.

Ed è alla sacralità di questa azione che dedichiamo il nostro impegno per gli studenti, consapevoli di poter creare un contesto sociale migliore ed efficiente.
A chi ancora utilizza la propria voce per parlare di logiche materiali e opportunistiche: noi avanziamo difendendo l’idea del merito e la dignità del titolo di studio. Laddove ancora regna il buio dell’egemonia culturale, Azione Universitaria è pronta a far risplendere i valori della libertà.
Questi sono i valori che ci guidano, i valori che orientano la nostra associazione verso la visione di un’università sempre più competente e capace di offrire nuove opportunità a tutti gli studenti.

Questi sono i valori che custodiamo entrando in Azione.