Laureato a pieni voti al Politecnico di Torino, specializzato in elettronica alla Tongji University di Shanghai, un master al Politecnico e uno alla University of Illinois.
Questo era Davide Giri, ragazzo di 30 anni e dottorando presso la School of Engineering and Applied Sciences della Columbia University di New York, dove ricopriva talvolta anche il ruolo di assistente.
Davide era un’eccellenza, uno dei tanti giovani italiani che avevano trovato la propria fortuna all’estero, con dedizione e tanto sacrificio. Un ragazzo talentuoso anche nello sport: di fede interista, aveva contribuito ai successi di una squadra locale di calcio. Una vita che gli aveva già riservato tante soddisfazioni, e che probabilmente gliene avrebbe regalate altrettante, spezzata troppo presto da un tentativo di rapina mentre faceva jogging nei pressi del campus della sua università, il 2 dicembre 2021 intorno alle 23.
L’assassino era Vincent Pinkney, 25enne membro dei Bloods (una delle più famigerate gang di strada americane) il quale, probabilmente per effettuare una rapina, ha ucciso Giri accoltellandolo allo stomaco. L’assassino fu poi arrestato la sera stessa dalle forze dell’ordine dopo aver ferito un turista di 27 anni, anch’egli italiano.
Giri fu ucciso, fatalità del caso, nello stesso parco in cui nel 2019 fu uccisa la studentessa Tessa Major. Un omicidio che ancora oggi, a distanza di due anni, lascia sbigottiti e inorriditi. Un omicidio che ha segnato non solo la fine dei sogni di un ragazzo ma che getta nuove ombre su quello che, su queste sponde dell’atlantico, abbiamo chiamato “sogno americano”. Un sogno che ormai ha preso sempre di più i connotati di un vero e proprio incubo, dove a farne le spese sono, spesso e volentieri, innocenti cittadini proprio come Davide.
Nel 2022, ancora tremendamente scossi da questa vicenda, i ragazzi di Azione Universitaria sono riusciti nell’istituzione di una borsa di studio in memoria di Davide nell’Università di Brescia per i ragazzi che vogliono svolgere la loro tesi di laurea negli Stati Uniti.
Una proposta che ha trovato l’approvazione anche del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, la quale ha espresso la volontà di crearne una seconda. L’intera comunità di Azione Universitaria si augura che, con questo piccolo gesto, il ricordo di Davide venga preservato nel corso degli anni a venire.